Disturbo da stress post-traumatico: a seguito di un avvenimento in cui ci si è trovati di fronte alla morte o a una grave minaccia fisica propria o di altri, come ad esempio aggressioni, incidenti, malattie gravi o violenze, le persone possono rivivere frequentemente l’evento traumatico attraverso incubi, flash-back, ricordi, pensieri e sensazioni. Tutto ciò che si associa all’evento traumatico provoca reazioni fisiologiche intense e immediate e, di conseguenza, le persone tendono ad evitarlo. Spesso avvertono un costante senso di allerta e di agitazione, che si manifesta con insonnia, irritabilità e scoppi di collera, esagerate reazioni di allarme, difficoltà a concentrarsi, mentre possono non riuscire a percepire emozioni positive.
Il disturbo, di durata superiore a un mese, può insorgere anche a distanza di tempo dall’evento traumatico e può risolversi oppure cronicizzarsi, per questo è bene dedicarvi la giusta attenzione e nel caso, trattarlo prontamente.
Disturbo dell’adattamento: sviluppo di sintomi emotivi o comportamentali a seguito di eventi stressanti, che provoca una sofferenza marcata e sproporzionata rispetto alla gravità degli eventi, compromettendo significativamente il funzionamento sociale, scolastico o lavorativo. In questi casi gli eventi stressanti non hanno messo a repentaglio l’incolumità fisica delle persone, ma quella psicologica, andando al di là delle loro capacità emotive di affrontarle.
Nell’ultimo decennio sono state messe a punto tecniche innovative di grande efficacia per la cura delle sofferenze legate ai traumi, come l’EMDR (Eye Movement Desensitivation & Reprocessing) e le tecniche di Terapia Sensomotoria.